Questa estate torrida e soleggiata, che ha reso aride le campagne (... e isterica me, che non sopporto il caldo), finalmente sta volgendo al termine!
Ha piovuto un paio di giorni soltanto, in tre mesi!!
Io capisco che molti di voi mi biasimeranno, ma io non vedevo l'ora che le temperature calassero un poco, e arrivasse un anticiclone Atlantico, a portarsi via questa afa, che ci ha fatto tribolare tanto!!
Vi mostro le ultime immagini della mia estate, scattate un fine settimana a Ostuni, e a Otranto.
Ostuni è una cittadina popolata da molti turisti internazionali, durante l'estate.
Il centro storico si inerpica su, per la collina.
Le strade sono ripide e si consiglia di percorrerle a piedi, per godere dei magnifici paesaggi, e con scarpe comode...
Ma per chi volesse, è disponibile un caratteristico sevizio Taxi...
La prima cosa che colpisce, di Ostuni, è la varietà di fiori che adornano, e profumano, il centro storico.
Questa è una pianta di "Bella di notte".
Nello stesso grande vaso, convivono armoniosamente la varietà di colore fuxia, e quella gialla...
Addentrandoci tra le strette vie, è facile imbattersi in un negozio di enogastronomia, dove poter acquistare i prodotti tipici della zona, in particolare l'olio extra vergine di oliva, ma anche del piccantissimo peperoncino!!
Ostuni è molto movimentata, vivace, e ogni sera si può assistere a spettacoli gratuiti, svolti nelle strade e nelle piazze cittadine.
Musica, di ogni genere, dal jazz alla "Pizzica", il caratteristico ballo folcloristico di questa parte del Salento... ma anche molti spettacoli di "artisti di strada".
Sono ragazzi straordinari, che regalano la loro arte ai passanti.
Mimi, cantanti, attori, e anche giocolieri e prestigiatori!!
Un appuntamento fisso è quello della coppia di "statue umane".
Sono ferme, immobili, fino al punto che cominci a pensare che siano statue vere!!
... poi metti una moneta nel piattino, e loro si muovono, ti sorridono, ti salutano....
I bambini rimangono affascinati, ma anche noi adulti!!
Sulla costa della Puglia, dopo Ostuni, andando verso sud, incontriamo "Torre dell'orso": una rinomata località balneare del Salento, "bandiera blu" CEE, per la pulizia delle spiagge e la limpidezza dell'acqua, clima mite e piacevolmente ventilato, ampia spiaggia di finissima sabbia color argento, con folta pineta attrezzata, limitata da scogli, con mare dai colori intensi e limpidi.
E' una delle attrazioni naturali tra le più belle d'Italia!!
La spiaggia si estende ad arco di mezza luna, per circa 900 mt. incastonata tra due scogliere.
La scogliera è ricca di grotte, all'interno delle quali vi sono dei graffiti antichissimi in latino e greco, che rivelano testimonianze di fede dei naviganti.
La Torre costiera che vedete nella foto, sulla sinistra, risale alla metà del cinquecento, e ha sempre riportato un ruolo di avvistamento e di difesa, in collegamento visivo con le altre fortificazioni presenti nell'entroterra e sulla costa.
Ancora più a sud, nella provincia di Lecce, abbiamo visitato la città di Otranto.
Questo, è il punto geografico più a est della penisola italiana!!
La città si sviluppa attorno all'imponente castello, e alla cattedrale normanna.
Sede arcivescovile, e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania.
Proprio la vicinanza con le coste medio orientali, ha reso celebre questa cittadina per un evento triste: il "sacco di Otranto".
Il 28 luglio 1480, un'armata turca proveniente da Valona, (Albania), forte di una flotta di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto.
La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti, il 29 luglio la guarnigione, e tutti gli abitanti, abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella, mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini.
Quando Gedik Ahmed Pasha chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono ed in risposta, le artiglierie turche ripresero il bombardamento.
L’11 agosto, dopo 15 giorni d’assedio, Gedik Ahmed Pasha ordinò l’attacco finale, durante il quale riuscì a sfondare le difese, e ad espugnare anche il castello.
Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù.
I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale, a pregare con l’arcivescovo Stefano Agricoli.
Gedik Ahmed Pasha ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò.
Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli.
Particolarmente barbara fu l’uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Agricoli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città.
Il comandante della guarnigione Francesco Largo, venne invece segato vivo!!
Il 14 agosto, Gedik Ahmed Pasha fece legare i superstiti, e li fece trascinare sul vicino colle della Minerva, dove ne fece decapitare almeno 800, costringendo i parenti ad assistere alle esecuzioni.
Il 14 dicembre 1771, papa Clemente XIV dichiarò Beati, gli 800 trucidati sul colle della Minerva, autorizzandone il culto.
Da allora, essi sono protettori di Otranto.
I loro resti, rimangono oggi nella Cattedrale romanica, venerati come reliquie.
Girando intorno al castello di Otranto, abbiamo visto alcune sedie, stranamente legate tra loro, salire fin sul torrione....
Ci siamo incuriositi, e abbiamo raggiunto l'imponente ingresso del castello, scoprendo con nostra grande fortuna, che quel giorno, si teneva la mostra delle opere di Salvador Dalì.
Naturalmente siamo entrati!!
.... non capita tutti i giorni, di vedere da vicino le opere di questo straordinario artista... un pò folle ... ah ah!!
La sua famosa "Bocca"...
Il Perseo....
Insieme alle opere di Dalì, che non ho potuto fotografare tutte, erano esposte anche opere di artisti minori, che al grande maestro si rifanno, nel loro stile...
Sedie...
WC da parete....
Anche Otranto offre articoli di artigianato locale.
Ho trovato molto belle le ceramiche, così colorate e allegre!!
Davanti l'ingresso del centro storico di Otranto, abbiamo trovato uno strano albero...
Abbiamo poi scoperto essere un Pitosforo.... Un arbusto di circa 100 anni!!!
Il mio, cresce a stento nel mio giardino, invece questo è diventato un albero!! ah ah!!
Il Salento, terra di piante longeve!!...
Un altro albero straordinariamente antico, è questo ulivo ultracentenario, che abbiamo incontrato sulla strada di ritorno verso Ostuni...
Uno spettacolo della natura!!! Al suo interno, avemmo potuto tranquillamente sistemare un letto matrimoniale!
Così, le nostre vacanze sono definitivamente terminate...
Appuntamento all'estate 2012!!!