Non vi racconto le mie vacanze, perchè non sono state così entusiasmanti.
Diciamo piuttosto solite, "normali"...
Caldo, sole, mare, caldo, umido, vento, caldo... ho già detto caldo?? ah ah!
E voi sapete bene che io, invece, amo la montagna, e le passeggiate al fresco, nei boschi...
Ma gli uomini di casa preferiscono il mare, così questa estate ho dovuto soccombere alla loro volontà.
Vi mostro però con molto piacere, alcune foto di Ostuni, a 100 km da casa mia, dove trascorro solitamente le vacanze al mare, in campeggio.
... perchè comunque, io AMO la mia terra, e sono certa che chi verrà in Puglia, la amerà allo stesso modo, e tornando a casa, lascerà un pezzo del suo cuore qui, sulle coste rocciose, sulle spiagge di sabbia dorata, o nelle campagne disseminate di ulivi arsi dal sole!
La Puglia è una terra ricca di tradizioni millenarie, dove si mangia benissimo, e la gente è solare e affettuosa!
Ostuni, nella provincia di Brindisi, è una delle città più belle del sud Italia, famosa per le sue case tinte di bianco, raccolte sulla cima di una collina delle Murge.
Per questo, Ostuni è chiamata "La città Bianca".
Rinomato centro turistico, nel 2008, 2009, 2010, e 2011 ha ricevuto la Bandiera Blu, e le cinque vele di Legambiente, per la pulizia delle acque della sua costa, e per la qualità dei servizi offerti.
Nel 2005, inoltre, la Regione Puglia ha riconosciuto il comune di Ostuni, come "località turistica".
Ostuni è infatti uno dei più genuini ed affascinanti esempi di architettura mediterranea.
Il centro storico, chiamato dalla popolazione locale “la terra”, è formato di case che spesso si sovrappongono e si intrecciano, e danno al centro storico il suo carattere suggestivo ed affascinate.
L'apparentemente disordine di queste abitazioni funziona come un vero e proprio labirinto fatto di stradine, scalinate con palazzi, portali e splendide vedute.
Secondo la tradizione, il nome di Ostuni deriva dal greco "Astu-neon", che significa città nuova.
Fu costruita, con ogni probabilità, circa duemila anni fa sui resti di una città più antica, durante il I e II secolo DC.
La città rimase sotto il domino di Roma fino al 448 AD. Subito dopo la caduta dell'Impero Romano fu occupata dagli Ostrogoti, e durante il VII secolo dai Longobardi.
Durante il XVI secolo, la figlia di Isabella di Aragona, Bona, allargò il muro di difesa, ricostruì la Torre di Villanova, e costruì le torri Pozzella e San Leonardo, per proteggere la popolazione dagli attacchi dei turchi.
Nel 1679 la città fu venduta al Duca Giovanni Zevallos, che con i suoi discendenti contrassegnò un periodo di tirannia sulla città.
Fu solo dopo la vittoria di Napoleone a Waterloo, quando i Borboni vennero al potere, che Ostuni riuscì a cacciare gli Zevallos.
Nel 1860, quando Garibaldi unificò l'Italia, Ostuni divenne parte della finalmente formata nazione.
Costruita tra il 1435 e il 1495, in stile tardo Gotico, ha una facciata tripartitica divisa da due lesene. Sul portale centrale si trova un magnifico rosone con 24 raggi finemente lavorati. L’interno della chiesa è del XVIII secolo, con cappelle laterali di stile barocco.
Il Palazzo Municipale è un antico convento francescano costruito nel 1304.
Nell'anno 1739 vennero ridisegnati due ali dell'attuale chiostro, e buona parte del complesso francescano. Successivamente, nel 1864, il convento fu ampliato e trasformato in residenza municipale, con il rifacimento dell'attuale facciata del palazzo in stile neoclassico.
Nella piazza del Palazzo Municipale, si staglia contro il cielo la statua di Sant'Oronzo, patrono della città.
Questa guglia è uno dei migliori esempi del barocco pugliese.
Costruita nel 1771, essa è alta circa 20 metri, con il Santo che padroneggia come a santificare la città.
I cavalli fanno da scorta alla statua in argento, in memoria dei cavalieri che protessero i pellegrini dagli attacchi dei briganti, nel loro viaggio verso il santuario.
Cavalli e fantini, hanno mantelli e costume decorati in oro ed argento.
La costa di Ostuni, che si estende per circa 20 km, è punteggiata da una serie di spiagge lunghe, piccole insenature, rocce, dune e vegetazione mediterranea.
La marina di Ostuni è il porto di Villanova, originariamente chiamato Petrolla.
Vi si trova qui un castello fatto costruire dalla duchessa Bona Sforza nel XVI secolo. È un castello formato da tre parti dove nella parte centrale si eleva il faro.
Questo piccolo porto si trova al centro di tutta la costa appartenente al comune di Ostuni.
Vi si trovano varie spiagge andando sia verso nord, che verso sud.
La spiaggia più bella è sicuramente quella di Torre Guaceto.
La Riserva naturale di Torre Guaceto, è un’area protetta dal WWF con straordinarie risorse naturali.
Originariamente l’area era caratterizzata dalla presenza di acqua, che consentì la crescita di un’ampia vegetazione e varie specie di animali.
Il posto è cosi chiamato per la presenza di una torre, facente parte di una serie di torri esistenti lungo la costa.
Nel XVI secolo, infatti, a causa delle continue e violente incursioni Turche, la famiglia degli Aragonesi introdusse un nuovo sistema di difesa.
Il sistema da loro pianificato e realizzato, consistette in una serie di torri lungo tutta la costa da loro dominata.
Le torri comunicavano tra loro, usando fumo durante il giorno, e il fuoco e le campane, durante la notte.
Quando all'orizzonte venivano avvistate le navi nemiche, scattava l'allarme!
La spiaggia del mio campeggio, invece, si chiama Costa Merlata, e deve il suo nome alla linea di costa estremamente frastagliata
Il mare è limpido e cristallino, la spiaggia caratterizzata da sabbia fine e chiarissima, circondata da vegetazione mediterranea, da alberi di pino e piante di ginepro.
Non credo abbia nulla da invidiare alle Maldive, o al mare della Sardegna, vero?
Nelle campagne intorno a Ostuni, si trovano numerose "masserie".
Le "masserie" sono strutture fortificate di avvistamento e di difesa, costruite per respingere gli attacchi dal mare e da terra. Si svilupparono nel XVI secolo e divennero centri di comunità agricole e sociali.
Le masserie erano spesso costruite vicino o sopra delle preesistenti grotte, che a loro volta, venivano usate come frantoi.
In genere le masserie consistevano di un edificio principale, da case per i lavoratori, le stalle, e una chiesa.
Vi sono tre tipi di masserie: le masserie a pignon, quelle a forma di trullo e quelle miste. Le più antiche sono quelle a forma di trullo.
Dopo un periodo di abbandono, le masserie oggi sono state riportate al loro splendore originario, e alcune offrono ospitalità che consente di venire a contatto con i ritmi rurali, il paesaggio locale e la produzione dell'olio di oliva.
Ci sono più di 200 masserie nel territorio ostunese!!
Ma le case rurali che maggiormente caratterizzano questa zona del sud della Puglia, sono i Trulli, le case a forma di cono....
I Trulli sono costruzioni di pietra tipiche della tradizione pugliese, con tetto a forma di cono che finisce con una sfera chiamata pinnacolo.
Essi sono un rimarchevole esempio di costruzioni a secco. Uno stile di costruire che è presente in tutta l'area, dove anche i terreni sono separati da muri a secco.
Il cono viene costruito con due strati: uno strato interno con pietra calcare tondeggiante che si chiude con una chiave di volta, ed uno strato esterno di lastre di pietra calcare, che assicurano permeabilità alla struttura.
I muri sono spessi, offrendo in questo modo un ambiente fresco durante i periodi caldi, ed un ambiente isolante con il freddo inverno.
La maggior parte dei trulli ha un cono per ogni stanza: un trullo multi coni ha cosí tante stanze, quanti sono i coni. Per cui si può avere una piccola stanza con un piccolo cono come cucina, una stanza più grande con un cono grande come l'area vivibile, ed una alcova generalmente usata per dormire.
Il cono è spesso adornato con un simbolo. L'origine di questi simboli non è conosciuta ma sembra che abbiano un significato religioso o astrologico. Tra i simboli sono presenti simboli planetari, il malocchio, la croce, il cuore, una stella ed altri.
Si conoscono varie teorie sull'origine della costruzione sia dei trulli, che della loro costruzione "a secco".
La teoria più popolare è quella che, a causa delle alte tasse sulla proprietà, la popolazione pugliese creò queste costruzioni in modo che potevano essere facilmente smantellate, quando gli ispettori della tasse si trovavano nell'area.
La Valle d’Itria è una vallata ricoperta di trulli e dominata ai bordi da tre colline, sulle quali si trovano le città di Locorotondo, Martina Franca e Cisternino.
Ma la città più famosa in tutto il mondo per i suoi trulli, è Alberobello, riconosciuta come patrimonio dell'umanità, dall'UNESCO, nel 1996.
Il paesaggio di questa zona, che si trova tra il mar Ionio e l’Adriatico, è caratterizzato da colline basse che si estendono all’orizzonte senza alti picchi.
Gli ampi pascoli che ricoprono le colline e la pianura sono pieni di allevamenti di cavalli e asini. Era qui che durante il Medio Evo gli eserciti veneziani facevano pascolare i loro cavalli!!
E a perdita d'occhio, i campi coltivati a uliveti...
Ecco, questa è la mia terra, questo è il mio mare, queste sono le mie vacanze "normali" ogni anno...
Qualcuno di voi magari penserà che sono una ingrata, a voler fuggire sulle Dolomiti, le mie adorate montagne.. ah ah!
Ma si sa, l'erba del vicino, è sempre più verde!
Chiedo perdono a tutti, per essermi dilungata così tanto, ma ci tenevo a farvi vedere dove io vivo.
Ringrazio i siti da cui ho preso in prestito tutte le foto e i testi, perchè essi mi hanno facilitato il compito di mostrare la mia terra!
Io non sarei mai stata capace di fare delle fotografie così belle!!
Spero che le immagini possano essere di ispirazione a qualcuno di voi, per le vostre prossime vacanze in Italia, e chissà, magari anche per qualche nuova casa di bambole... forse un Trullo?? ah ah!
Alla prossima!