Mio padre mi portava al Teatro Petruzzelli, a Bari, e io rimanevo affascinata dalle storie, prevalentemente drammatiche, e dalla musica con cui esse venivano rappresentate.
Racconti in musica, ispirati spesso da fatti storici realmente accaduti.
Ancora oggi, a casa, mi piace ascoltare questo genere di musica, magari mentre sto stirando...
Metto su un disco, mi immedesimo nei personaggi femminili, e piango... un pò come Julia Roberts nel film "Pretty woman".. ah ah!
Così, oggi mi sono dedicata all' opera lirica, creando alcuni oggetti in ricordo di due grandi Maestri della musica italiana del secolo scorso: Giuseppe Verdi, e Giacomo Puccini.
Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (1813 - 1901) è stato un compositore italiano, autore di melodrammi che fanno parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo: Rigoletto, Traviata, Othello, Aida, Nabucco, e molti altri.
Mi piacerebbe raccontarvi un sunto di ciascuna di queste opere, che conosco abbastanza bene, ma forse non rientrano nell'interesse generale tra i miniaturisti...
Così vi dico soltanto che tra queste, la mia preferita è senza ombra di dubbio Rigoletto, il dramma di un padre talmente geloso della sua unica figlia, che pur di risparmiarle una delusione d'amore, e non farle correre il pericolo di essere sedotta dal Duca di Mantova, alla fine della storia, per un odioso scherzo del destino, accidentalmente la uccide...
Spaventoso!!
Quella che state ascoltando è la romanza "caro nome" cantata da Gilda, la figlia di Rigoletto, quando si innamora del Duca, il quale si presenta a ella col falso nome "Gualtier Maldè".
Amo profondamente questa musica! La voce di lei, è così dolce...
Povera fanciulla, si emoziona al solo pensiero di rivedere quel giovane, e proprio a causa di lui, ella morirà...
Ecco, quindi, alcune locandine originali dell'epoca, risalenti alla seconda metà del 1800, delle opere di Verdi.
E ancora, fotografie del grande musicista, tra cui, se vedete bene, c'è anche una vecchia banconota italiana da mille lire (stampata fronte retro), in uso prima dell'avvento dell'euro, sulla quale c'è l'immagine del noto compositore...
... e spartiti musicali di due delle sue opere maggiori, Aida, e appunto, Rigoletto.
Vi racconto un aneddoto al riguardo di Aida...
Nel 1870, Ismail Pascià, principe d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1869), pagandolo 80.000 franchi, ma questi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione.
Ho fatto la stessa ricerca anche su Giacomo Puccini, o meglio, Giacomo, Antonio, Domenico, Michele, Secondo, Maria, Puccini (1858 – 1924), considerato uno dei massimi operisti della storia.
Anche nel libro biografia di Puccini, scritto nel 1906, si raccontano le opere e la vita del Maestro, con le foto dei luoghi dove egli ha vissuto.
In Toscana, a Torre del Lago (una frazione di Viareggio), il luogo ideale per trovare l'ispirazione, guardando quelli che egli definiva "Tramonti lussuriosi e straordinari!".
Anche in questo caso, ho trovato spartiti musicali e foto autografate, che il compositore probabilmente regalava alle sue ammiratrici, essendo un bell'uomo e corteggiato per la sua fama.
Le opere di Puccini sono numerose, ma le più celebri sono probabilmente Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, e tranne la gelida e crudele Turandot, erano donne di altri tempi, eroine che erano disposte anche a perdere la vita per amore...
Queste, sono le bellissime locandine in Art Nouveau, originali dell'epoca!!
Vedete la locandina della Turandot? Ebbene, è quella della prima rappresentazione dell'Opera, avvenuta alla Scala di Milano il 25 aprile 1926, sotto la direzione di Arturo Toscanini, il quale arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto, ovvero dopo l'ultima pagina completata dall'autore, rivolgendosi al pubblico con queste parole: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto.»
C'è chi sostiene che Turandot rimase incompiuta non a causa dell'inesorabile progredire del male che affliggeva l'autore, bensì per l'incapacità di Puccini, di trasformare la principessa Turandot, algida e sanguinaria, in una donna innamorata.
La musica di Puccini è meno impetuosa e prorompente di quella del maestro Verdi, ma sicuramente più intimista, e romantica.
La mia preferita, tra quelle di Puccini, è sicuramente il coro muto della Madama Butterfly.
Così, se continuate a leggere il mio blog, per il piacere di ascoltarla, la lascio in sottofondo, sperando che possiate godere di queste note così dolci, immaginando di essere sedute in un palco al "Teatro alla Scala".
Visto? Vi porto pure a teatro, adesso!! ah ah!
Vedo bene queste mie "mini riproduzioni" in una casa vittoriana di fine secolo, nella stanza della musica.
Per chi fosse interessato, da oggi sono nel mio Etsy.
Grazie, per avuto la pazienza di leggere fino in fondo questo post.
Forse no è stato un argomento molto interessante per qualcuno, ma sappiate che io ho amato fare questi piccoli lavori, tanto quanto amo la musica lirica.
Alla prossima!